Fotografare ai concerti
Ciao ecco un altro tipo di foto particolare.
Il concerto è una buona opportunità per creare scatti fantastici. Le varie band ci offrono degli spettacoli di coreografie e luci non indifferenti. Se non consideriamo gli effetti speciali, ci sono: gesti ,movimenti ed espressioni degli artisti da fotografare. Purtroppo però riuscire ad immortalare tutto questo non è una cosa da poco e richiede alcune attenzioni. Scopriamo insieme come poter realizzare questi scatti e quali impostazioni usare. La nostra macchina deve avere o l’impostazione manuale (M) o la modalità di apertura o di tempi. Sia le fotocamere bridge che le reflex digitali sono provviste di queste funzioni. Durante un concerto incontriamo diversi ostacoli che possono essere:
Le zone scure che potrebbero far “impazzire” l’esposizione automatica.
I vari cambi di luce che ci vedrebbero costretti a reimpostare la nostra fotocamera.
I nostri soggetti sono sempre in movimento. Dopo queste considerazioni potremo abbandonare il nostro intento di fotografare questi eventi; ma con alcuni consigli potremo realizzare buone foto.
Per poter realizzare il nostro progetto dobbiamo tener presente il “triangolo di esposizione”.
Questo ipotetico triangolo comprende tre elementi:
apertura dell’obiettivo, ISO, tempo di posa.
L’apertura sarà un valore basso f4 o meno, così avremo due vantaggi, isolare i soggetti inquadrati sfocando lo sfondo e aumentando la qualità della luce catturata a causa della poca luce presente.
Il tempo di esposizione dovrà essere molto breve in modo da congelare l’azione, così che nelle nostre foto non troviamo la scia lasciata dai soggetti in movimento. L’esposizione varierà fra 1/60s e 1/125s.
Per ridurre il rumore nella foto dovremmo tenere gli ISO bassi ma ai concerti è bene alzare il valore degli ISO per limitare il rischio di sottoesporre. Il loro valore si aggira fra 800 e 1800.
Per poter controllare tutti questi parametri dobbiamo usare il scatto manuale.
La scarsa luce però mette in difficoltà il bilanciamento del bianco automatico e quindi per ovviare ad alcuni errori sarebbe bene realizzare gli scatti in RAW e poi correggere le foto con un programma di fotoritocco. Per quando riguarda l’esposizione ci sono due metodi visto il variare delle luci sul palco. La misurazione matrix che prende in considerazione più variabili ed è forse quella che ci porterà ad un risultato più corretta. La misurazione spot (che è la più facile da usare) che ci permette di misurare l’esposizione puntando un soggetto in primo piano. A volte però ci può far bruciare le luci.
L’ultimo ma non meno importante aspetto è la messa a fuoco la più consigliata da usare è la messa a fuoco continua perché ci permette di seguire i vari soggetti in movimento e tenerli sempre a fuoco. Questi piccoli suggerimenti vi possono aiutare altre che per i concerti anche per gli spettacoli teatrali visto che le problematiche sono simili e potrete far buoni scatti senza affidarvi solo al caso.
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